Il ciclo "eroico" - così può chiamarsi la recente produzione pittorica di Angelo Titonel - che ha quale protagonista l'atleta, contiene uno stretto legame con gli Angeli, uno dei quali, Gabriele, significa appunto "eroe di Dio".

"L'eroe" titoneliano è tutto un alitare di mani diafane piene di vita e di esultanza: mani protese verso l'alto, elevate al cielo, come ali aperte, simili a quelle degli Angeli, con il medesimo messaggio da annunziare. Gli Angeli sono i messaggeri di Dio, della sua gloria, della sua luce, del suo amore. "L'eroe" del Titonel è il riflesso della Bellezza Assoluta, e come gli Angeli è vestito di luce, di azzurro, di cielo. Un connubio con la stessa missione educativa: quella di liberare gli uomini dalle pesantezze terrene e far loro godere lo splendore del sole senza tramonto.